E’ uno degli attori italiani più apprezzati in Italia e all’estero e i numerosi premi vinti ne sono una conferma.
Oggi vi facciamo conoscere più da vicino, Giancarlo Giannini.
Gli esordi e la consacrazione
Giancarlo Giannini, nato a La Spezia il 1° agosto del 1942, è conosciuto per la sua brillante carriera d’attore e doppiatore, ma vanta anche attività di regista e d’inventore, aspetti che lo rendono motivo d’orgoglio per la scena cinematografica – e non solo – italiana.
Diplomatosi a Napoli come perito elettronico, studia recitazione a Roma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Debutta a teatro all’età di diciott’anni, ma è nel 1960 che arriva il primo successo con il “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli che viene rappresentato all’Old Vic di Londra e riscuote molti apprezzamenti.
Il 1965 è l’anno dell’esordio cinematografico, con una parte ne “Fango sulla metropoli” di Gino Mangini, e televisivo, con l’assegnazione del ruolo di protagonista nello sceneggiato “David Copperfield” di Antonio Giulio Majano; ma è forse il 1966 l’anno decisivo per Giannini, poiché segna l’incontro con la regista Lina Wertmüller, e l’inizio di una proficua collaborazione che durerà negli anni successivi.
Durante gli anni ’70 avviene la consacrazione cinematografica: da “Dramma della gelosia – tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola ai numerosi film di Lina Wertmüller, quali “Mimì metallurgico ferito nell’onore” (1972), “Film d’amore e d’anarchia” (1973, Miglior attore al Festival di Cannes), “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” (1974), “Pasqualino Settebellezze” (1975, candidato all’Oscar come Miglior attore protagonista), “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia” (1978), “Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova – si sospettano moventi politici” (1978). Nei film con la Wertmüller Giannini è interprete di personaggi grotteschi e ironici, su cui si riflette ed amplifica la figura del “maschio italico” rude e zotico e che tanta fama gli garantiscono a livello internazionale.
Negli stessi anni, Giannini dimostra di essere anche un ottimo attore drammatico, come nel film “L’innocente” di Luchino Visconti (1976), laddove riesce a dar corpo ed anima al tormentato protagonista dell’omonimo romanzo di Gabriele D’Annunzio.

Le collaborazioni all’estero o i lavori più recenti
La camaleontica versatilità garantisce a Giannini successi e lavori anche all’estero: negli anni ’80 ha collaborato con registi quali Fassbinder e Francis Ford Coppola, mentre in tempi più recenti ha recitato in film quali “Il profumo del mosto selvatico” di Alfonso Arau, “Hannibal” di Ridley Scott (2001, Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista), “Man on fire” (2004) di Tony Scott e i film della saga di James Bond “Casino Royale” (2006) di Martin Campbell e “Quantum of Solace” (2008) di Marc Forster, in cui ha vestito i panni dell’agente segreto René Mathis.
Negli anni ’90 Giannini partecipa ad una variegata miscellanea di film, da quelli d’azione, come “Palermo Milano solo andata” (1995), a quelli di maggior impegno, come “Giovanni Falcone” (1993); da ricordare, in particolare, “Celluloide” di Carlo Lizzani (1996) per cui vince il David di Donatello come miglior attore protagonista e “La stanza dello scirocco” di Maurizio Sciarra (1998) per il quale si aggiudica il Nastro d’Argento come miglior attore protagonista.
Negli anni 2000 prosegue la fortunata carriera cinematografica con le collaborazioni internazionali sopracitate o film italiani quali “Ti voglio bene Eugenio” di Francisco Josè Fernandez (2002, altro David di Donatello come migliore attore protagonista) o “Il cuore altrove” di Pupi Avati (2003). Si intensificano poi le apparizioni in fiction italiane, come “Il Maresciallo Rocca” o “Il Generale Dalla Chiesa”.
Come impegni degli ultimi anni, da segnalare quello alla regia con “Ti ho cercata in tutti i necrologi” (2013).

Il doppiaggio
Giannini ha doppiato celebri attori stranieri o protagonisti di film famosi; solo alcuni esempi sono: Al Pacino, del quale dal 1995 è voce ufficiale, Jack Nicholson (“Shining” – per questo doppiaggio fu lodato dallo stesso regista Stanley Kubrick); “Batman” di Tim Burton, Gérard Depardieu, Ryan O’Neal (“Barry Lyndon”), Dustin Hoffman (“Il maratoneta”), David Hemmings (“Blow-Up”), Mel Gibson (“Amleto”), Mark Frechette (“Zabriskie Point”). Nel 2012 ha doppiato il personaggio di Raul Menendez nel videogioco “Call of Duty: Black Ops II”.
Una curiosità: Giancarlo Giannini è l’inventore della giacca parlante indossata da Robin Williams nel film “Toys” di Barry Levinson (1992).
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